lunedì 7 gennaio 2008

LA SITUAZIONE CATASTROFICA DELLA VIABILITA' IN CASENTINO

"Il blog de La Destra di Arezzo è sempre più letto. Lo testimonia il fatto che tanti navigatori del web ci scrivono.Oggi ci ha scritto un abitante del Casentino, per segnalare i gravi disagi della viabilità di questa bellissima valle, con una strada di fondovalle (le varianti e le bretelle sono un'aspirina dato a un malato terminale) che non risponde più alle esigenze di cittadini, industrie e turisti: se poi ci mettiamo il fallimento del Trenino del Casentino, con i disservizi che da ma con i tanti, troppi miliardi spesi per ammodernare la linea e per comprare il nuovo treno, l'Elfo,che il più delle volte è fermo, comprenderete tutti che il disastro è completo. A voi le riflessioni; spero che il Presidente della Provincia (che è un casentinese) legga e rifletta sui disastri della sua gestione..."
CRISTIANO ROMANI
PORTAVOCE PROVINCIALE LA DESTRA

Quasi settimanalmente vengono pubblicati sulla stampa locale articoli che denunciano la grave situazione dei trasporti ferroviari con cui gli aretini ormai convivono senza speranze.
In particolare la situazione casentinese e dei treni ad Alta velocità verso le grandi città ormai non sono più sostenibili.
Sembra quasi che quando a pagare siano i cittadini tutto debba tacere ed andare avanti senza la minima preoccupazione.
Come mai i politici della nostra città e della nostra provincia tacciono?
Parliamo prima del Casentino.
In una valle dove l’industria ha fatto storia e che ancora tutt’oggi vede diverse aziende medio-grandi crescere ed aumentare il loro posizionamento in Italia e nel mondo che sia il trasporto su gomma l’unico modo per trasportare la merce è davvero grave. Se poi pensiamo che la statale Umbro-Casentinese non è un’autostrada a quattro corsie la cosa diventa ancora più seria.
Decine e decine di TIR viaggiano quotidianamente, anche la notte, su e in giù per il Casentino che dovrebbe essere una terra paessagisticamente da conservare e non da inquinare.
Le aziende quindi non sono messe bene e il singolo cittadino? Beh forse ancora peggio.
Il mitico trenino del Casentino percorre la tratta STIA – AREZZO di 50 KM circa in 1.20 ore.
In 50 KM circa ci sono oltre 10 fermate. Binario unico, quindi scambi con lunghe soste.
In una situazione del genere allora la LFI cosa fa? Acquista treni nuovi il mitico ELFO, che sarebbe anche funzionalmente più veloce del vecchio mitico trenino del Casentino, ma che per colpa della tratta non riesce a sprigionare tutta la sua potenza.
Infine come la ciliegina sulla torta mettiamoci il fatto che l’ultimo collegamento da Arezzo per il Casentino è alle ore 20:28 con l’autobus che sostituisce il treno. Questo vuol dire per fare un esempio che un lavoratore che termina alle 20:00 di lavorare in Pescaiola non riuscirà a prenderlo di conseguenza è costretto a venire in macchina.



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