domenica 29 marzo 2009

ALBANESE AMMAZZATO: SIAMO ALL'EMERGENZA CRIMINALITA' A AREZZO


Ora, tutti quelli che minimizzavano quando La Destra di Storace denunciava l'emergenza criminalità a Arezzo, dovranno purtroppo ricredersi. Dopo l'ultimo albanese ammazzato, come in un vero regolamento di conti, nessuno può stare più con le mani in mano. La Destra Arezzo aveva denunciato questo clima di insicurezza generale, frenato soltanto dall'avvento del Questore dott. Terlizzi, ma tutti avevano detto che era, il nostro, un allarme ingiustificato. La giunta Fanfani è totalmente assente in tema di sicurezza e ordine; l'Assessore alla sicurezza non opera e non decide; mancanza di personale, di mezzi e di attrezzature per la Polizia Municipale nonostante andiamo dicendo da mesi che ci vuole immediatamente l'assunzione di 60 agenti. Ma La Destra Arezzo non si ferma qui, ed esporrà, in un incontro urgente con il Questore che si terrà nei prossimi giorni, le seguenti proposte: espulsione immediata dal territorio provinciale di Arezzo di tutti gli extracomunitari clandestini o che non abbiano un lavoro e un'abitazione regolarmente registrata; espulsione immediata di tutti gli extracomunitari clandestini che risultano avere, a proprio carico, procedimenti penali in corso o che gia siano stati condannati; censimento di tutti i cittadini comunitari e non che non abbiano la cittadinanza italiana; controllo strettissimo su tutti i pulman che giungono dall'est europeo e che quotidianamente scaricano sul nostro territorio decine e decine di cittadini dell'est europeo; dimissioni immediate dell'Assessore alla sicurezza del Comune di Arezzo; controllo strettissimo sul territorio aretino soprattutto di tutte le zone a più alta densità criminale; assunzione immediata di oltre 60 agenti della Polizia Municipale che devono avere compiti, in accordo con le altre forze dell'ordine, di ordine pubblico; stanziamenti straordinari in bilancio, fuori dal patto di stabilità, per dotare la Polizia Municipale, di attrezzature adeguate per il contrasto della criminalità, convocazione immediata del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico. Inoltre, sempre nei prossimi giorni, il Segretario nazionale de La Destra, On. Francesco Storace, sarà a Arezzo e incontrerà i responsabili dell'ordine pubblico in città per fare il punto sulla situazione. Arezzo e gli aretini non sono abituati al far west. Arezzo deve tornare a essere una cittadina tranquilla e ospitale.

LA DESTRA AREZZO

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA


cristiano.romani1@virgilio.it

venerdì 27 marzo 2009

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA SCA DI PRATOVECCHIO


E' l'ora che finisca la storia delle grandi multinazionali che vengono nei nostri territori, sfruttano il lavoro e gli operai, realizzano profitti molto alti magari con agevolazioni fiscali importanti (dovute alle zone periferiche disagiate come il Casentino) e poi, al primo vento di crisi, queste se ne vanno e mandano a casa senza riguardi centinaia di operai che devono sfamare le famiglie. Le istituzioni devono fare di più. Per esempio, fare accordi che impegnano queste aziende a rimanere nei nostri territori per molto tempo, impegnandosi a mantenere il livello occupazionale attuale, soprattutto se si tratta di aziende che sono in attivo come la SCA di Pratovecchio. I presidi istituzionali annunciati dai sindacati e dalla Provincia non servono praticamente a nulla; sono atti simbolici senza valore. Ci vuole invece una forte pressione da parte di tutti (in primis da chi govena attualmente Regione, Provincia e Comune di Pratovecchio con i sindacati) per far tornare sui propri passi gli amministratori della SCA. La Destra di Storace, nei prossimi giorni, intraprenderà azioni forti per manifestare la propria solidarietà agli operai della SCA.

Intanto, La Destra Arezzo, informa che domani Sabato 28 Marzo dalle ore 15, sarà in piazza San Jacopo a Arezzo, per raccogliere le firme contro la privatizzazione dell'acqua.

LA DESTRA AREZZO

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO


giovedì 26 marzo 2009

AREZZO E IL BOULEVARD.


Già la parola in se appare impropria visto che, stiamo parlando, in questi giorni di viabilità aretina o per meglio dire italiana, e non francese. Ma aldilà del francesismo occasional,e mi preme capire se questa che verrà approvata, sarà la scelta urbanistica appropriata per Arezzo e i suoi cittadini. Dico questo perché il boulevard altro non è che un viale alberato quasi sempre a percorso concentrico che nella tradizione urbanistica ottocentesca, serviva come infrastruttura con percorsi concentrici , classica circonvallazione urbana , vedi i noti boulevard parigini (Haussmann) sotto il secondo impero.Quindi verificato che i Boulevard non centrano niente con il nostro problema, il tutto si concretizza nel pensare di modificare l’asse trasversale di via Roma -via Crispi. La cosa così pensata, non mi appare poi così felice in quanto ,come tutte le soluzioni che portano trasformazioni o innovazioni, appaiono in prima istanza cariche di emotività positiva, ma riconducendo l’idea ad una analisi scientifica, la soluzione non può essere avulsa da un problema urbanistico complessivo che riguarda la città. In sostanza non è che se applichiamo uno spoiler ad una cinquecento questa diviene automaticamente una Ferrari..Analizzando l’idea, dovremmo allargare i marciapiedi da ambo i lati riducendo la carreggiata in una dimensione che appena sopporterebbe il traffico a senso unico. La presenza di alberature non rispecchierebbe la simmetria perché davanti ai Portici, gli alberi non hanno ragione di essere. I Portici sono già di per se un percorso privilegiato pedonale gerarchicamente importante e non si possono sovrapporre ad alberature. La strada che di per se ha una vocazione direzionale per la forte presenza di istituti bancari, si rende per ruolo, una strada di scorrimento veloce e non ha certo, nella sua natura, la vocazione a passeggiata o vetrina continua ,così come i bar non hanno una destinazione per cui è giustificata la sosta con tavolini. In sostanza, questi non sono luoghi della città con vocazione di permanenza meditativa, infatti non lo è più neanche piazza Guido Monaco, anche se si cerca di rivalutarla inutilmente, essendo nella sua natura un enorme spartitraffico e come tale rimarrà. Certamente i cittadini che promuovono idee e soluzioni , dimostrano attaccamento alla loro città , infatti credo che siano da ammirare e incoraggiare, ma gli amministratori hanno un altro ruolo. Coloro che amministrano una comunità, devono avere i piedi per terra. A loro non è permesso cavalcare idee a prescindere nell’onda di un entusiasmo collettivo, quasi in cerca di un consenso che va di giorno in giorno sempre più scemando. Non scherziamo con il futuro della città. La cosa è seria ed eticamente importante. Abbiamo un piano strutturale in atto, corredato di tanti meccanismi che si relazionano tra loro, il traffico e la viabilità, lo scorrimento delle arterie di ingresso e uscita, i relativi flussi di scorrimento, gli standard urbanistici e le dotazioni pertinenziali, i parcheggi , mille e poi mille meccanismi che si relazionano tra loro per assestare un equilibrio complesso e fragile.Già la città soffre di scorrimenti trasversali rispetto agli assi ortogonali. Infatti, come si può facilmente intuire, sviluppandosi verso sud, la città si sta allungando , e mancano collegamenti trasversali che consentono alternative di percorrenza. Tra l’altro, via Roma e via Crispi, sono l’unico asse trasversale all’interno della città intramenia, quindi pedonalizzando anche questa strada, penalizzeremo ancora di più il centro storico. Le grandi e piccole città europee, partono da criteri di pianificazione urbanistica più metodologici e più scientifici dei nostri, mettono l’interesse cittadino al di sopra delle parti , interpretano la città come un meccanismo contemporaneo che deve funzionare con la perfezione di un orologio, e quindi, con metodo, prima si fa le infrastrutture e i servizi, poi le trasformazioni urbanistiche - architettoniche,così come nel nostro caso, prima si fa i parcheggi, poi si organizzano i servizi, ed infine le trasformazioni contestualizzate in un meccanismo generale che si chiama città.Niente e poi niente in questa materia si analizza fine a se stessa , ma lo si inquadra in un progetto generale ,tra l’altro dovremmo renderci conto, che a forza di pedonalizzare il centro storico, non abbiamo più negozi e botteghe artigiane, ne frequentazioni di vita cittadina in senso lato; la città storica sta perdendo così la sua naturale vocazione di cuore della comunità per divenire, un enorme dormitorio. In sostanza, un bel dormitorio per chi ci abita ma che nell’analisi urbanistica generale è definibile come una periferia. Si, perché questo è purtroppo divenuto nella sostanza il centro della città. Quindi, non dobbiamo lamentarci se in piazza Vasari non vi è movimento di gente e interessi vari, se in piazza S.Francesco o nei pressi le attività chiudono. A forza di pedonalizzare, il nuovo centro nevralgico della città, diventerà…Rigutino. Ovviamente, esagerazioni a parte , in buona sostanza, ho voluto rimarcare un fenomeno vero,un fenomeno che deve far riflettere necessariamente coloro che hanno la responsabilità di governo di questa comunità, senza prendere decisioni avventate che comprometterebbero il futuro della città.

Arch. Roberto Severi

Vice Presidente provinciale La Destra Arezzo

martedì 24 marzo 2009

ALLARGHIAMO...LA DESTRA DI STORACE!


Il Coordinamento provinciale de La Destra di Arezzo sta lavorando ad un progetto ambizioso: raggiungere con le e mail, più cittadini possibili per far si che le battaglie politiche e culturali portate avanti dal partito di Francesco Storace, vengano conosciute da più persone possibili. Gia sono centinaia le e mail inserite nella nostra lista ma, visto l'ostracismo portato avanti da molte testate giornalistiche locali (in testa fra tutte la Nazione Arezzo, vero esempio di giornale democratico e plurale...; mentre il Corriere di Arezzo e il Nuovo ci pubblicano quasi tutto..), vogliamo che tanti cittadini di Arezzo e provincia e non solo, le categorie economiche, tutti gli Ordini Professionali vengano a conoscenza della nostra politica e delle nostre battaglie. Non è necessario che chi viene raggiunto dalle nostre e mail, la pensi come noi (anzi sarebbe molto bello aprire temi di discussione, il nostro motto è: dal confronto si cresce..), ma è importante, soprattutto nelle nuove sfide che ci attendono, avere un pubblico sempre più vasto, che ci ascolta e che interagisce con noi. Aiutaci anche tu!! Puoi scrivere ai seguenti indirizzi:




CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO

domenica 22 marzo 2009

MAGGIORANZA IN PEZZI SUL PARCHEGGIO DELL'OSPEDALE


Anche su un'opera di primaria importanza come il parcheggio all'ospedale San Donato, la Giunta Fanfani va in pezzi. Nonostante i cittadini di Arezzo vogliano fortemente quest'opera, la Giunta Fanfani si divide tra un'ambientalismo cieco e ideologico della Sinistra massimalista e i "balzi" in avanti senza consultarsi con nessuno del Sindaco e di qualche Assessore a lui fedele. Risultato? La città è ferma e nessuno prende decisioni per il suo futuro per colpa di veti, crisi politiche, assessori sfiduciati dai partiti e rancori personali all'interno della Giunta. Ecco perchè La Destra di Storace lancia un appello a tutte le forze del centro-destra, dal PDL, alla Lega Nord, all'UDC e anche alla società civile e imprenditoriale di Aezzo per fare una grande alleanza per tornare a governare questa città. Se la Giunta Fanfani non cade prima della scadenza naturale del mandato (litigano sempre ma sono attaccatissimi alla poltrona..), abbiamo di fronte a noi due anni per mettere a punto programmi e strategie condivise per tornare a vincere. Ma cominciamo subito a dare segnali precisi alla nostra gente che ci vuole uniti. Cominciamo dalle Provinciali e dalle Comunali del 6-7 Giugno. Da queste elezioni può nascere un grande progetto per tornare a vincere anche nelle nostre zone.

LA DESTRA AREZZO

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE


cristiano.romani1@virgilio.it

giovedì 19 marzo 2009

UNA MOZIONE CONTRO IL CARO ACQUA


Nel prossimo Consiglio Comunale, presenterò una mozione che impegni il Comune di Capolona a imporre a Nuove Acque la cancellazione del previsto aumento dell'acqua di oltre l'8% nel nostro territorio. E inaccettabile che in un momento di crisi per le famiglie e le imprese, si aumenti un bene essenziale come l'acqua. A detta di tutte le statistiche, in Provincia di Arezzo, si paga l'acqua più cara di tutta Italia. Quindi non c'è assolutamente ragione per prevedere simili aumenti. La Destra di Storace vuole una quota di acqua gratuita per tutti e il graduale pagamento della stessa in base ai consumi, inoltre vuole che l'acqua torni ad essere un bene accessibile per tutti con conseguente ridimensionamento del ruolo delle multinazionali che ora controllano gli acquedotti. L'acqua deve tornare a essere un bene accessibile e gratuito per tutti!

CRISTIANO ROMANI

CONSIGLIERE COMUNALE DI CAPOLONA


mercoledì 18 marzo 2009

A BIBBIENA LA LISTA CIVICA E' REALMENTE ALTERNATIVA ALLA SINISTRA


Non condivido l'analisi politica dell'avv. Bendoni. La lista civica che sta nascendo in alternativa all'attuale maggioranza che governa Bibbiena, nasce su un progetto politico chiaro e condiviso che rende partecipe tutte le forze politiche del centro-destra, personalità della società civile, e anche personaggi politici che una volta condividevano esperienze di governo della sinistra. La Destra di Storace fa parte di questo progetto. Ne fa parte in maniera attiva con idee, progetti e uomini. Ha ragione l'On. Bianconi. Qui c'è da battere un sistema di potere che oramai da 60 anni governa Bibbiena e il Casentino. E' impensabile che soltanto con i voti dei partiti del centro-destra si possa vincere. Per vincere e cambiare realmente Bibbiena, è necessario l'apporto di altre personalità della società civile e di altre esperienze politiche. Voglio infine tranquillizzare l'avv. Bendoni. La Destra di Storace che è parte attiva del progetto, è la miglior garanzia per tutti i cittadini bibbienesi che nessun guazzabuglio politico verrà fatto. Ci sarà una seria e serena discontinuità politica e amministrativa dalle Giunte che fin qui hanno governato Bibbiena. Lo chiede Bibbiena e la sua gente.

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO


martedì 17 marzo 2009

INSOSTENIBILE AUMENTARE L'ACQUA DELL'8%!


In tempi di crisi, ci si aspetterebbe che tutti facessero la propria parte per venire incontro alle famiglie e alle persone in difficoltà; soprattutto quando si parla di beni essenziali per la sopravvivenza come l’acqua. Invece si scopre che Nuove Acque ha aumentato l’acqua di oltre l’8%. Tutto ciò è assolutamente insostenibile. Già l’acqua nella nostra provincia è la più cara d’Italia, ecco perché non si ravvisano gli estremi e le necessità per un aumento cos’ sproporzionato. In questo contesto, assume ancora più significato la battaglia che La Destra di Storace sta portando avanti per far tornare l’acqua un bene pubblico contro le speculazioni delle grandi multinazionali internazionali. La Destra Arezzo, ancora una volta, nelle prossime settimane, sarà in piazza per raccogliere le firme per far tornare, finalmente, l’acqua un bene gratuito e accessibile a tutti.

CRISTIANO ROMANI
PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO
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cristiano.romani1@virgilio.it