venerdì 31 ottobre 2008

LA SCUOLA CHE CAMBIA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Da insegnante precaria, mi permetto di fare qualche riflessione personale su quanto sta accadendo alla Scuola Italiana.
In particolare vorrei commentare brevemente i punti salienti del Decreto trasformato poi in Legge.
Voglio partire dall’attenzione prestata dal Ministro a “Cittadinanza e Costituzione”, che dovrebbe diventare materia di insegnamento nelle scuole elementari e medie, non trascurando accenni fin dagli anni della scuola dell’infanzia.
A mio avviso, nella formazione del Cittadino di domani, ribadire la necessità di accedere alla conoscenza dei meccanismi dello Stato, della Legislazione, dei fondamentali Principi su cui si basa la nostra Società, è cosa molto importante.
Addirittura fondamentale e necessaria per tutti coloro che, provenendo da altre realtà, dove in genere sono stati a contatto di altre forme costituzionali, si apprestino a diventare Cittadini italiani.
Altro punto fondamentale della nuova Legge, è quello inerente la valutazione del comportamento.
In poche parole, “il voto in condotta che fa media” può essere considerato un deterrente in quei casi in cui si parte da maleducazione, insofferenza, scarso senso di convivenza civile, per arrivare a veri e propri episodi di teppismo e di bullismo.
Con il cinque in condotta (che peraltro sarà difficile dare se non in casi, appunto, disperati) se il Consiglio di Classe lo deciderà, si potrà anche bocciare, nonostante il profitto.
Insieme alla reintroduzione del voto in condotta, va di pari passo la novità della valutazione in decimi.
Anziché tramite giudizi, si torna alla valutazione mediante voto numerico.
Dall’ 1 al 10; col 6 si viene promossi. Semplice ed essenziale, ci ricorda che comunque a scuola, in fin dei conti, si dovrebbe andare per imparare.
Ma l’argomento più scottante, il punto cruciale, la tigre che stanno cavalcando tutti coloro che protestano è il ritorno all’insegnante unico per la scuola elementare.
Quando non poi troppi anni fa, fu introdotta la novità di più insegnanti per ogni classe, ci fu la rivoluzione; in molti gridarono allo scandalo; scioperi, proteste; i “poveri” bambini, a quel tempo, avevano ancora bisogno della figura unica di riferimento.
Ci fu chi la ritenne una mossa essenzialmente sindacale.
D’un colpo solo, si raddoppiarono gli insegnanti, e per miracolo diminuì il numero dei disoccupati.
Oggi, per motivi espressamente contabili, si torna all’insegnate unico.
Berlusconi si affanna a dirci che sarà “insegnante prevalente” ma in realtà si parla proprio di unico.
È vero che gli insegnanti elementari ormai si sono fortemente specializzati (in poche parole, fino ad oggi, uno è il maestro di italiano, mentre l’altro è di matematica).
È vero che oggi si hanno sempre più cose da sapere, informazioni da passare, le materie sono aumentate.
Meno insegnanti e meglio pagati? forti sono comunque le mie perplessità su questa scelta, se si resta in ambito didattico
La cosa che non va bene è quando questa diventa una questione puramente sindacale, e la si sfrutta fino a svuotarla del proprio contenuto e farla diventare essenzialmente politica.
Ma se le materie di studio sono aumentate, i bambini provenienti da realtà diverse necessitano di maggiori attenzioni, le 24 ore settimanali previste come base dalla legge, non saranno insufficienti al corretto svolgimento dei piani didattici?
E’ vero che è previsto che in caso di necessità specifiche le ore di insegnamento potranno aumentare; ma con quali fondi riusciranno le scuole ad allungare lo striminzito orario previsto, non è dato sapere.
Per salvaguardare invece per quanto possibile il budget familiare degli studenti, è stata introdotta una norma davvero interessante: essa prevede che le scuole possano adottare solo libri di testo per i quali gli editori si impegnino a non rinnovare edizioni per almeno un quinquennio; e se dovessero esserci aggiornamenti, che questi siano in fascicoli acquistabili separatamente.
Vi garantisco che non è un luogo comune: spesso le nuove edizioni sono nuove solo in virtù di spostamenti di foto, o di piccoli “ ritocchi” a parti non sempre fondamentali.
Per quanto concerne il capitolo in cui si analizza il valore abilitante della laurea in Scienze dell’Educazione, se l’università funzionasse bene, non potrei che essere d’accordo.
Va visto in realtà quanto questa nostra Università italiana è in grado di passare capacità, abilità e competenza.
Infine osservo a volo di piccione una norma che può apparire lapalissiana: le specializzazioni post laurea . Ci si iscriva al corso di specializzazione solo dopo essersi laureati; non sarà più possibile farlo in anticipo. Questo x evitare ingolfamenti nelle segreterie.

***
Questa nuova legge riguarda solo una piccola parte del vasto mondo della scuola.
Occorrerebbe analizzarla attentamente, per potersi rendere conto di quali saranno davvero i cambiamenti , quali gli sconvolgimenti, quali le modifiche essenziali.
Spesso chi ne parla in piazza ha le idee ancora non troppo chiare.
Ma anche la lotta in piazza ha le proprie regole; e non si è mai vista a parer mio, una strumentalizzazione come questa.
Il coinvolgimento da parte degli insegnanti, nei confronti delle famiglie e degli studenti è totale.
Si indicano informazioni non sempre reali, arrivando a fare, in un certo senso, del terrorismo.
La lotta sta diventando politica e talvolta violenta; e invece dovrebbe avere tutt ’altro carattere.
La mobilitazione che fa scendere in piazza studenti insieme a professori, sembra manovrata dall’alto.
Il governo, è vero, ha agito senza consultarsi con alcuna controparte.
Ma chi protesta, in buona fede, spesso non ha l’informazione corretta, e rischia di cadere strumento di coloro che agiscono per fini essenzialmente personali.
È di poche ore fa l’immagine passata da tutti i TG di bambini di pochi anni, che cantano, tutti insieme, leggendo da testi confezionati all’uopo “ osteria numero zero/ occupiamo il Ministero”.
Oltre che di pessimo gusto lo trovo davvero poco educativo.
Se vogliamo portare il cervello all’ammasso, se vogliamo livellarci tutti verso il basso (come predica da sempre la sinistra) allora ci siamo, ne abbiamo facoltà.
Un insegnate.

martedì 28 ottobre 2008

HANNO PRIVATIZZATO L'ACQUA

Complimenti vivissimi alla maggioranza di Berlusconi, complimenti vivissimi all’opposizione di sua maestà.Il voto di aprile è stato davvero utile. Utile a far comandare in Parlamento gli speculatori dell’acqua, gli approfittatori di un bene di tutti i cittadini, con un vergognoso atto di arroganza.Lo si è saputo da poco, ma è davvero grave quello che è accaduto all’insaputa di tutti.E’ stato votato in Parlamento ad agosto l’articolo 23 bis del Decreto Legge numero 112, con il quale scatta la privatizzazione dell’acqua.E’ stata una manina parlamentare a inserire nel decreto Tremonti un articolo scritto su misura, che non c’era nel testo originario approvato in Consiglio dei ministri. Nell’iter parlamentare è stata inserita la norma che serve a privatizzare l’acqua, sotto il titolo “Servizi pubblici locali di rilevanza economica”.Questo articolo è passato con il sostegno dell’opposizione, in particolare del Pd, nella persona del suo cosiddetto ministro-ombra Lanzillotta.
Questo è il testo:“Le disposizioni del presente articolo disciplinano l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonché di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili”.
In buona sostanza, si regala anche l’acqua alla follia privatizzatrice.Per il Parlamento, l’acqua non è più un bene pubblico, ma mercanzia da far gestire dalle solite grandi aziende d’oltreconfine, quelle che sono già proprietarie delle acque minerali.La conseguenza la sconteremo ogni volta che arriverà la bolletta a casa, con i privati che decideranno quanto farci pagare. Il tutto nel buio totale, nelle manovre parlamentari, nelle trame che caratterizzano da troppo tempo il palazzo contro il popolo.Nessuno ne ha parlato, le Camere decidono senza farci sapere, i media tacciono, ma La Destra no.Noi non ci stiamo e lanceremo la nostra iniziativa popolare sin dal congresso nazionale di novembre, chiedendo a Gioventù Italiana di farsene ancora una volta protagonista, ma con tutto il Movimento al fianco.
Cristiano Romani
Presidente provinciale La Destra
cristiano.romani1@virgilio.it

giovedì 23 ottobre 2008

RIMUOVERE TUTTI GLI AUTOVELOX DI AREZZO E PROVINCIA

Apprendiamo dagli organi di stampa che la Giunta Fanfani renderà operativi, tra qualche giorno, altre 4 postazioni degli autovelox. La Destra Arezzo reputa sbagliata e assolutamente inutile questa decisione. Gli autovelox sono soltanto un ulteriore salasso per gli automobilisti aretini, servono soltanto per fare cassa e rimpinguare le finanze comunali e non risolvono il problema della sicurezza stradale. Da mesi ci battiamo, nel silenzio generale dell’opposizione in Consiglio Comunale, contro questo ingiusto provvedimento. La Destra Arezzo vuole la rimozione completa di tutte le postazioni degli autovelox presenti sul territorio comunale aretino e in tutta la provincia. Inoltre chiede, da molti mesi, che la Polizia Municipale di Arezzo venga dotata di uomini e mezzi per contrastare la criminalità e per incentivare la sicurezza stradale, anche perché, come sanno tutti, mancano in organico ai Vigili urbani di Arezzo, oltre 60 unità. Gli autovelox non risolvono il problema della sicurezza stradale, servono soltanto per multare ancora di più gli automobilisti aretini. Probabilmente all’Assessore al Bilancio non bastano le migliaia di multe che ogni giorno vengono fatte agli automobilisti aretini.

Cristiano Romani
Presidente provinciale La Destra
www.ladestraarezzo.blogspot.com
cristiano.romani1@virgilio.it

martedì 21 ottobre 2008

IL COMUNE DI CAPOLONA VENDE LE CASE POPOLARI

“No alla vendita delle case popolari per fare cassa –con queste parole inizia una nota di Cristiano Romani, Presidente provinciale La Destra e Consigliere Comunale di Uniti per Capolona-. Nel corso dello scorso Consiglio Comunale ho votato contro a tutti i provvedimenti del Bilancio portati dalla Giunta Brogi perché nelle relazioni contabili si evidenzia una profonda crisi economica dell’Ente ma non c’è una politica mirata al rilancio della finanza nel nostro Comune. Oggi si scopre che il Comune di Capolona vuole vendere gli alloggi popolari, proprio in un momento in cui, le famiglie, soprattutto quelle più disagiate, hanno bisogno di abitazioni pubbliche per poter vivere, visto che il caro mutui e la grave crisi economica stanno mettendo in ginocchio le famiglie italiane. Inoltre – prosegue Romani – poco tempo fa, è stata redatta la graduatoria per l’assegnazione dei nuovi alloggi popolari che verranno costruiti sul territorio comunale. Molti cittadini ci hanno contattato per sapere come mai, nella graduatoria figurano pochi cittadini italiani e molti stranieri. Chiederemo chiarimenti in merito e soprattutto i criteri che hanno portato alla formazione di questa graduatoria. In questo momento – conclude Romani – prima bisogna pensare agli italiani e poi a tutti gli altri e inoltre, non si può fare cassa vendendo un bene primario per la famiglia:la casa.”

Cristiano Romani
Presidente provinciale La Destra
Consigliere Comunale di Capolona
www.ladestraarezzo.blogspot.com
cristiano.romani1@virgilio.it

giovedì 16 ottobre 2008

INTERVISTA A CRISTIANO ROMANI:LA DESTRA A CONGRESSO

Cristiano Romani ci riceve in un noto bar cittadino. Il partito di cui è Segretario Provinciale, sabato riunirà a congresso i suoi 7 circoli territoriali per ufficializzare un'organigramma che alle sue prime elezioni è stato capace di racimolare ben il 4% in città, e più del 3% in Provincia. Il giovane leader della Destra aretina è stato per due anni segretario particolare di Maurizio Bianconi, un incarico che gli avrebbe permesso di entrare oggi a Roma con uno stipendione. Quindi, di tutto si può dire di Romani tranne che non abbia il coraggio delle scelte. E qui, credeteci, non le manda a dire a nessuno.
Allora, Cristiano, dopo le elezioni ora siete al primo congresso...
Sì. Forti di numeri di cui siamo consapevoli.Raccontaci un po' questi mesi......molto intensi. Abbiamo affrontato una campagna elettorale pensando di doverci alleare con Berlusconi... e poi abbiamo subito un' 8 settembre per colpa di alleati che non ci volevano più. Abbiamo dovuto reinventarci tutta la campagna elettorale da soli, autofinanziandoci, e sfidando i grandi.
I risultati parlano da soli.Già, molto meglio di quanto avete fatto nel resto del paese su piazze tradizionalmente più forti per voi... come mai?
Per la forza del nostro messaggio. E' vero, ad Arezzo il voto utile c'è stato, che ha premiato i raggruppamenti più grandi. Ma molta gente si è accorta che noi, invece di promettere e fantasticare, parliamo di cose concrete. Da lì siamo partiti, e continueremo su questa strada. Se qualcuno ci chiede: "ma voi l'alleanza con il PdL la farete?", noi rispondiamo che prima di fare questo preferiamo allearci con la gente. Poi se il PdL cercherà tale alleanza, noi saremo più che disponibili.
Al congresso quali progetti verranno presentati per Arezzo e Provincia?
Per Arezzo abbiamo molto insistito sul problema della sicurezza. Proprio oggi sono stato ricevuto dal Questore a parlare di tali problematiche. Mi ha fatto un'ottima impressione per la competenza sui problemi della delinquenza in città. Noi sulla sicurezza siamo stati molto chiari. Abbiamo sempre richiesto più vigili urbani, più mezzi, più strutture. Il corpo dei Vigili manca di 60 unità.
A proposito, che ne pensi delle critiche lanciate dall'ex-comandante Gori...
Il comandante Gori non è sicuramente un uomo di destra. Proprio per questo quello che ha detto è per noi un campanello di allarme ben preciso. E che riguarda l'Amministrazione Fanfani. Oggi gli aretini rimpiangono Lucherini. Quando si diceva che Lucherini è stato uno dei migliori sindaci di Arezzo, beh, noi lo pensiamo veramente, nonostante quello che è successo. Che sia chiaro: Lucherini è caduto non perché è stato buttato giù dalla sinistra, ma perchè vi sono state delle congiure di palazzo di persone che lo volevano buttare giù.
Per la Provincia?
Sicuramente Ceccarelli ha fatto un pochino di più. Ma quello che diciamo noi, è che gli è stato permesso di farlo grazie ad un'opposizione inesistente, così come inesistente è in Comune. Se lo chiedete alla gente, questo è quello che vi risponde. Nonostante Ceccarelli, noi crediamo che il problema maggiore in Provincia sia infrastrutturale. Ad esempio, si va molto più velocemente da Firenze a Siena che da Firenze ad Arezzo. I collegamenti con le vallate sono deficitari. Portare una merce da Bibbiena ad Arezzo costa il 3% in più che portarla da Arezzo a Roma. Inoltre per noi è importante valorizzare le peculiarità culturali, economiche e sociali di ciascuna vallata. Cosa che non è stata fatta. E' assurdo: siamo in piena crisi, e non si fanno politiche economiche legate al territorio.
Senti, Cristiano, immagino parlerete anche delle prossime elezioni amministrative. Già si stanno scoprendo le carte per Arezzo e Provincia... che strategie avete?
Una quindicina di giorni fa sono state fatte delle interviste ad alcuni esponenti del centrodestra che non ci tranquillizzano. Ho paura che dietro questi segnali ci sia un disegno politico. Io non vorrei che se nel 2011 vince il centrodestra, ci ritroviamo Tito Barbini vicesindaco. E non è una congettura banale. A Cortona si dice che verrà candidato per il centrodestra un ex sindaco comunista. La Destra con questi personaggi non si allea. Non siamo disponibili a queste melasse trasversali. Se governa il centrodestra, dobbiamo dare un segnale di discontinuità. E qui invece si danno segnali di pericolose commistioni. No. Noi avremo il nostro candidato. La Destra certi giochetti non li fa.
GIOVEDì 16 OTTOBRE 2008 16:25 - Fabio Massimo Fabrizio

domenica 12 ottobre 2008

HAIDER: UNA MORTE COMUNE

E’ morto senza scorta. Jorg Haider, leader di quella che la solita nomenklatura intellettuale chiama l’ultradestra austriaca, è scomparso tragicamente come una persona comune. Di lui si sono spese le peggiori parole, razzista, xenofobo e chissà che altro, eppure nel suo status non c’era traccia dell’uomo che, a capo di una comunità di forte consenso elettorale, sembrava far impallidire l’Europa e il mondo.Senza neppure un autista ad accompagnarlo a casa dopo l’ennesimo comizio. Quanti ce ne sono così in Italia?Piovono commenti grossolani e nessuno che si chiede il perché di un successo travolgente nel popolo, non nei palazzi del politicamente corretto. Noi, più semplicemente, crediamo che Haider abbia interpretato la voglia di una parte del suo popolo di ribellarsi al pensiero unico, di riappropriarsi di un’etica che proprio nei giorni della crisi finanziaria mondiale torna alla ribalta come necessità di riscatto morale.Non profettizzava, Haider, l’Europa dei mercanti, e credo che tutti gliene debbano rendere atto, almeno ora che non potranno più strillare contro la sua presenza ingombrante. E’ stato capace di cadere e rialzarsi, di combattere, di vincere. Probabilmente avevamo un concetto differente di amore per la propria Nazione, e questo è ovvio. Ma di fronte a uomini così, capaci di correre per affermare un’idea, mille volte meglio che quattro quacquaraquà che dalle nostre parti idolatrano il capo sperando di essere degni di trovare un posto a corte.No, non conta solo il potere. E nemmeno l’auto blu. Onore e dolore per un politico che non si nascondeva.

Francesco Storace
Segretario Nazionale La Destra
Cristiano Romani
Portavoce provinciale La Destra Arezzo

venerdì 3 ottobre 2008

CORTONA: ROTONDE PAZZE

In un recente manifesto avevamo scritto che criticare l’amministrazione cortonese per la sua proverbiale inefficienza è come sparare sulla Croce Rossa.
E’ anche giusto sottolineare che dare voce al malcontento della cittadinanza non vuol dire avere pregiudiziali di carattere ideologico.
Non ha senso continuare a chiamarli "comunisti" come fa Silvio Berlusconi attraverso le interviste mandate in onda con generosa assiduità dalle sue emittenti televisive.
Sono timorati da Dio come il sindaco Vignini che all’inaugurazione dell’Asilo Nido di Terontola, alla presenza del Maresciallo dei Carabinieri e con la Santa Benedizione del Parroco locale, ha recitato un Pater Noster e, visto che c’era, anche un’Ave Maria.
Prendiamo le rotonde costruite a Camucia per snellire il traffico veicolare: hanno un’unica corsia e sono lunghissime le code, soprattutto nelle ore di punta, in via Sandrelli che costeggia l’ex campo Sportivo della Maialina e si immette nella SS71.
Le rotonde di Camucia hanno un’altra sconcertante peculiarità: a differenza di quelle di Arezzo e Rigutino, con cordoli inclinati e declinanti, hanno spigoli "vivi" e di travertino.
Affettano sistematicamente i pneumatici, particolarmente dei camion con rimorchio e degli autoarticolati e provocano ingenti danni economici agli automobilisti.
Lasciando da parte le scelte più importanti di carattere urbanistico e le logiche imperscrutabili che ispirano questa gente… è possibile combinare disastri anche su realizzazioni elementari come le rotonde?
Non ne azzeccano una, come nel caso del nuovo campo sportivo di S. Marco: dopo aver speso 496.000 Euro, ad un anno dalla sua inaugurazione avvenuta nel settembre del 2007, è stato completamente smantellato perché il drenaggio non funziona!
Le variabili sono infinite ma c’è un’unica costante: le loro coglionerie continuano a pagarle i contribuenti.
Smettiamola di chiamarli "comunisti"… soprattutto noi, che avendo il senso del ridicolo, non ci siamo mai esibiti in improbabili abiure.
Sono semplicemente incapaci!
Mauro Turenci
La Destra - Cortona Tricolore .
turenci@alice.it

IL 18 OTTOBRE CONGRESSO DE LA DESTRA AREZZO

"Il 18 Ottobre 2008, alle ore 15, presso l'Hotel Continentale di Arezzo, in Piazza Guido Monaco, si terrà il Primo Congresso Provinciale de La Destra Arezzo alla presenza del dott. Andrea Ruggeri, del Comitato politico nazionale del partito di Francesco Storace. Sarà l'occasione per mostrare alla città di Arezzo e alla sua provincia, il volto dell'unico partito rimasto sulla scena politica italiana autenticamente di Destra. Non svenderemo il nostro simbolo, i nostri valori, la nostra storia per una poltrona o per il potere ma, siamo disponibili, come dice nella sua mozione congressuale, il nostro segretario nazionale Storace, a alleanze con il PDL e non solo, per mandare la sinistra a casa. Diremo alla città e alla provincia i nostri programmi, le nostre idee e le nostre proposte per governare i Comuni e la Provincia in vista anche delle elezioni amministrative ed Europee. Sarà chiaro a tutti che la Destra non molla, la Destra è viva e sarà determinante per la vita politica italiana e aretina."
Cristiano Romani
Portavoce provinciale La Destra

giovedì 2 ottobre 2008

CASTIGLION FIORENTINO E GLI AUDACI - OVVERO LA VARIANTE DI PALAZZOLO

Da che mondo è mondo le varianti infrastrutturali ,nella fattispecie viarie , seguono una logica ,quella di migliorare le condizioni di percorrenza e nella stragrande maggioranza la tendenza è quella di allontanare i percorsi in modo tale che i raggi di azione dei flussi di traffico si rendano più scorrevoli e riescano a relazionarsi con arterie diverse evitando così le forti concentrazioni di traffico e prevedendo così anche un modello di espansione della città,rapporto tra città verticale e orizzontale , ma in questo caso non credo sia opportuno scomodare le varie teorie urbanistiche perché qui l’urbanistica o per meglio dire la pianificazione territoriale non è cosa.
E quindi per Castiglion Fiorentino questo non è possibile ,anzi si sostiene l’ipotesi contraria , si collauda una sorta di sperimentazione ,infatti invece di allontanare le connessioni viarie da i punti di maggior affluenza si tende ad avvicinarli verso il costruito praticando una sorta di autolesionismo.
Complimenti perché non è da tutti percorrere una teoria così complicata ma allo stesso tempo audace , tra l’altro per complicarsi le cose si sceglie addirittura di avvicinare questa nuova viabilità ad un sito storico paesistico di primaria importanza come quello della Chiesa della Consolazione che da antica memoria evoca la sua impronta Vasariana , forse in un impulso di forte globalizzazione l’Amministrazione Comunale si è voluta ispirasi al new urbanism, che tra le sue teorie sostiene la connessione tra nuovo e antico , forse però con realizzazioni perlomeno diverse e meno audaci , in questo caso si è molto frainteso in materia architettonica ed urbanistica , qui sembra che a tutti gli effetti si voglia realizzare un percorso contro qualsiasi logica , in virtù chissà di quale strategia , ci deve essere una grande motivazione a parere nostro perché addirittura nel percorso previsto dall’amministrazione, la strada si immetterà tra due abitazioni privandole di una appropriata resede , poi se sarà necessario , credo o potremmo aspettarci che a questo punto si può anche pensare di demolire i fabbricati ,ripeto se necessario.
Povera Italia e più precisamente e sentitamente povera Toscana , ma in che mani siamo ?
Pur avendo oggi la consapevolezza che il territorio, la nostra storia i nostri monumenti sono l’unica realtà concreta che abbiamo facciamo di tutto per devastare il nostro patrimonio, complimenti di nuovo perché ce ne vuole di coraggio per sostenere di queste progettualità e la cosa che mi fa specie è che neanche un minimo di pudore provano questi amministratori nel presentare certe ipotesi , spero soltanto una cosa che i cittadini e quant’altri amino questa terra, quando si troveranno nell’urna a dare fiducia a certi politici, se lo ricordino, solo questo spero e vediamo se per l’ennesima volta ha ragione Andreotti quando dice ogni popolo ha i politici che merita.

Arch.Roberto Severi- vice portavoce LA DESTRA AREZZO
La Destra Castiglion Fiorentino