mercoledì 8 aprile 2009

L'ITALIA E' FINALMENTE UN GRANDE PAESE.


Se c'è una nota positiva nella tragedia del terremoto dell'Abruzzo, è che finalmente l'Italia sta dimostrando di essere un grande paese. Inutile girarci intorno. Nella drammaticità degli eventi si è visto che il Paese tutto ha cambiato marcia. La Protezione Civile ha dato prova di professionalità e di prontezza di intervento che credo, potrebbe fare scuola in qualsiasi altro paese del mondo. Un bravo va detto senza se e senza ma al Sottosegretario Bertolaso. Il Presidente del Consiglio Berlusconi non ha perso un attimo e in questi 3 giorni di dramma, non ha mai lasciato soli le popolazioni di quelle martoriate terre. Ha fatto promesse, ha coordinato interventi, ha cercato di dare fiducia alla gente, insomma, ci ha messo la faccia. Chi fa della polemica contro Berlusconi, dovrebbe ricordarsi come Napoli fu fatta affogare nei rifiuti senza che Prodi si fosse mai presentato in quelle terre. Le forze dell'Ordine tutte, i Vigili del Fuoco, le Unità Cinofile, tutto il Personale sanitario ha dato prova di sacrificio e di spirito di abnegazione fuori dal comune. La gara di solidarietà di tutta Italia è stata commovente. Qualsiasi associazione raccoglie generi di prima necessità da inviare nelle zone terremotate. I numeri della catastrofe sono da far venire i brividi:oltre 20.ooo sfollati, interi paesi distrutti, L'Aquila evacuata nella quasi totalità e blindata per evitare episodi di sciacallaggio, oltre 230 morti. Ma lo Stato ha risposto: 8500 persone che lavorano senza sosta provenienti da tutta Italia, 30 tendopoli che raccolgono quasi 18.000 persone. Numeri importanti. Numeri da grande paese. E devo dire di più. Berlusconi ha lanciato anche un messaggio al mondo. Siamo un grande paese; l'elemosina non ci serve (50 mila dollari dagli USA?!!..), se qualcuno vuole aiutarci, faccia intervbenti mirati e si prenda impegni precisi. Ora comincia la seconda fase: la ricostruzione. Questa potrebbe essere l'occasione per dimostrare al mondo che una certa Italia non esiste più. Se la ricostruzione sarà veloce, ben studiata e attuata, con criteri di antisismicità, facendo ritornare le famiglie nelle loro case (o nelle nuove case) il più presto possibile, senza che nessuno ci lucri sopra, allora vuol dire che l'Italia è definitivamente cambiata e cresciuta. Allora vuol dire che il futuro, per la nostra Nazione e i nostri figli, potrà essere radioso. Allora vuol dire che siamo definitivamente diventati un grande popolo.

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO


cristiano.romani1@virgilio.it

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