RIPORTIAMO DIRETTAMENTE DAL SITO DI FRANCESCO STORACE, L'ACCORATO APPELLO DEL NOSTRO SEGRETARIO NAZIONALE. PER FAVORE, FATELO GIRARE E SE POSSIAMO, CONTRIBUIAMO TUTTI.
GRAZIE.
CRISTIANO ROMANI
PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO
EMANUELE HA DIRITTO AL FUTURO
Di Francesco Storace
C’e’ un bambino di sei anni che ha diritto a vivere, c’e’ una famiglia che ha diritto a sperare, ci sono istituzioni che si devono muovere.
E’ la storia di Emanuele Lo Bue quella che segnaliamo. E’ una storia che impazza sulla rete in una straordinaria catena di solidarieta’ attivata da un paese sempre piu’ vivo e appassionato, un paese da raccontare per la sua straordinaria umanita’.
Emanuele e’ in coma da due anni, dopo un ricovero al San Raffaele di Milano per una banale appendicite. Si ritrovo’ senza ossigeno e da allora, dal quel 10 aprile 2007, la sua vita e’ cambiata, e quella di chi lo ama si e’ trasformata in un calvario.
Emanuele vive in casa, a Cologno Monzese, sua madre Eleonora lo cura con l’amore di cui e’ capace e face book ne segue il destino con una imponente partecipazione. Questo bimbo e’ praticamente invalido al 100 per cento e necessita di assistenza 24 ore su 24.
Da quel che ho appreso direttamente dalla madre, il sostegno che riceve dalla Asl concerne esclusivamente in tre sedute di fisioterapia a settimana per 45 minuti e in un’operatrice sociosanitaria tutti i giorni dalle 12 alle 13. Dal Comune riceve un’assistenza domiciliare di un’ora al mattino e una al pomeriggio. La famiglia di Emanuele paga tutte le medicine, il bimbo consuma dieci pannolini al giorno e solo quattro sono gratuiti.
Ci sono ulteriori problemi nel praticare la logopedia e molti altri ancora, soprattutto di carattere economico, legati alle cure in Florida. I cittadini che seguono il suo caso si stanno mobilitando anche con una sottoscrizione.
Ne ho appena parlato con Roberto Formigoni e spero davvero che il governatore della Lombardia, uomo di fede e delle istituzioni, se ne vorra’ occupare alla sua maniera, con concretezza e superando ogni questione burocratica. Se lo fara’, la nostra comunita’ gliene rendera’ merito. Perche’ Emanuele ha diritto al futuro.
C’e’ un bambino di sei anni che ha diritto a vivere, c’e’ una famiglia che ha diritto a sperare, ci sono istituzioni che si devono muovere.
E’ la storia di Emanuele Lo Bue quella che segnaliamo. E’ una storia che impazza sulla rete in una straordinaria catena di solidarieta’ attivata da un paese sempre piu’ vivo e appassionato, un paese da raccontare per la sua straordinaria umanita’.
Emanuele e’ in coma da due anni, dopo un ricovero al San Raffaele di Milano per una banale appendicite. Si ritrovo’ senza ossigeno e da allora, dal quel 10 aprile 2007, la sua vita e’ cambiata, e quella di chi lo ama si e’ trasformata in un calvario.
Emanuele vive in casa, a Cologno Monzese, sua madre Eleonora lo cura con l’amore di cui e’ capace e face book ne segue il destino con una imponente partecipazione. Questo bimbo e’ praticamente invalido al 100 per cento e necessita di assistenza 24 ore su 24.
Da quel che ho appreso direttamente dalla madre, il sostegno che riceve dalla Asl concerne esclusivamente in tre sedute di fisioterapia a settimana per 45 minuti e in un’operatrice sociosanitaria tutti i giorni dalle 12 alle 13. Dal Comune riceve un’assistenza domiciliare di un’ora al mattino e una al pomeriggio. La famiglia di Emanuele paga tutte le medicine, il bimbo consuma dieci pannolini al giorno e solo quattro sono gratuiti.
Ci sono ulteriori problemi nel praticare la logopedia e molti altri ancora, soprattutto di carattere economico, legati alle cure in Florida. I cittadini che seguono il suo caso si stanno mobilitando anche con una sottoscrizione.
Ne ho appena parlato con Roberto Formigoni e spero davvero che il governatore della Lombardia, uomo di fede e delle istituzioni, se ne vorra’ occupare alla sua maniera, con concretezza e superando ogni questione burocratica. Se lo fara’, la nostra comunita’ gliene rendera’ merito. Perche’ Emanuele ha diritto al futuro.
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