martedì 27 gennaio 2009

LA FIAT SALVATA ANCORA CON I SOLDI DEGLI ITALIANI?


"60.000 operai rischiano il posto se il Governo non sosterrà Fiat". Queste sono le inaccettabili parole di Marchionne, ad di Fiat che tenta, con queste dichiarazioni di riproporre la vecchia politica ricattatoria dell'azienda torinese. In tutti i governi che si sono succeduti, Fiat ha sempre avuto un trattamento di riguardo, dai contributi alle rottamazioni di Prodi, al salvataggio tramite finanziamenti a pioggia e a fondo perduto di tutti gli altri governi. E' venuto il momento di far cessare questa storia. Giusto il tavolo del governo Berlusconi per tentare di risolvere il problema, ma La Destra di Storace dice no ad altre rottamazioni o contributi a fondo perduto che si pagano con i soldi di tutti noi. Le strade sono due: o si nazionalizza la Fiat (ipotesi difficilmente praticabile e personalmente sono contrario, ovviamente cambiando il management, con buona pace di Montezemolo..), oppure il Governo decide di dare dei prestiti che dovranno essere rimborsati quando l'economia tornerà a girare. A casa, gli operai non si mandano, ma dobbiamo dire basta alla politica ricattatoria di Agnelli prima e di Marchionne-Montezemolo ora. Gli italiani aiuteranno Fiat in questo momento di difficoltà, ma poi Fiat restituisce gli aiuti dati.


CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO


cristiano.romani1@virgilio.it

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