venerdì 13 novembre 2009

CORTONA:LA CENTRALE A BIOMASSE NON LA VOGLIAMO!


Uno dei limiti più grandi dell’amministrazione comunale di Cortona, da sempre nelle mani della Sinistra, è stato quello di non riuscire a favorire lo sviluppo economico, creando ricchezza, occupazione e posti di lavoro. Alla cementificazione indiscriminata del nostro territorio, regalato agli speculatori che hanno potuto edificare ovunque capannoni da affittare, distruggendo la nostra meravigliosa vallata, ha corrisposto la fuga dei nostri imprenditori che hanno deciso di intraprendere e sviluppare le loro attività nei comuni vicini.
Paradossalmente la sola ipotesi che ben sei società fossero disposte ad investire nel nostro Comune per produrre energia ed occupazione in un periodo di grave crisi economica avrebbe dovuto rappresentare un fiore all’occhiello per il potere politico alle prese con un imbarazzante fardello.
Perché tanto riserbo, allora, nel portare a termine questa operazione?
Perché la cittadinanza e le forze politiche non sono state avvisate visto che le istanze delle sei società decise ad operare nello stesso capannone (…) sono state esaminate nella Conferenza dei Servizi della provincia il 13 gennaio 2009?
Per fare chiarezza occorre informare la cittadinanza che le centrali a biomassa sono alimentate da materiali di origine organica vegetale o animale che non hanno subito il processo di fossilizzazione come il petrolio ed il carbone.
Per esempio, dalla fermentazione di vegetali ricchi di zuccheri come le barbabietole, la canna da zucchero e il mais è possibile ricavare combustibile per motori a scoppio, dal girasole e dalla soia è possibile ottenere il cosiddetto biodiesel.
La coltivazione intensiva dei prodotti da trasformare in carburante deve avvenire in aree molto estese e si sta traducendo in autentici disastri ambientali: nei paesi in via di sviluppo vengono distrutte le foreste, arrecando danni incalcolabili all’ambiente per coltivare in maniera intensiva vegetali a crescita veloce destinati creare energia.
La combustione del materiale produce quantità importanti di ossidi di azoto e diossina mettendo a repentaglio la salute pubblica.
E’ forse questo il motivo ignobile per cui si è operato nella massima segretezza, temendo la sollevazione dell’opinione pubblica che puntualmente c’è stata?
Cortona non ha bisogno di una Centrale a Biomasse.
Cortona deve essere amata e rispettata, valorizzata per il suo immenso patrimonio culturale e non può tollerare ai piedi del cono collinare, vicino ad un frantoio e a case di civile abitazione, nella sua campagna che ospita agriturismi ed aziende agricole, ciminiere che producono cloruri e diossina.
Suscita grande perplessità la notizia che il combustibile da utilizzare per i primi due anni sia olio di palma da importare dall’Africa e non sia prodotto in alcun modo dal nostro territorio.
Con la viabilità disastrosa che siamo costretti ad affrontare per l’insipienza e l’incapacità di questi amministratori è raccapricciante immaginare sulla strada dell’Ossaia il transito incessante di grandi autocisterne che trasportano olio prodotto in un altro continente!
A Castiglion Fiorentino una forte mobilitazione popolare ha impedito che l’ex zuccherificio venisse convertito in centrale a Biomasse ed è singolare che un tentativo analogo sia stato portato a termine proprio a Cortona, nel secondo Comune della provincia di Arezzo, in un territorio a vocazione turistica destinato a subire danni incalcolabili.
Il Piano Regolatore Generale del 1990 prevede che, nella sottozona D.2.5 dove sorge lo stabilimento, le attività produttive esistenti non debbano essere in contrasto con l’ “importante assetto ambientale circostante”. Il nuovo Regolamento urbanistico, di prossima attuazione, curiosamente declassa l’area in zona agricola E3: è davvero compatibile una centrale destinata a produrre energia con quel contesto così delicato?
Il problema non può essere rappresentato soltanto, con inquietante approssimazione, da un forte odore simile a quello delle patatine fritte e la natura delle emissioni, secondo il sindaco pari a “5 - 6 motori diesel da camion”, non ci tranquillizzano affatto.

La produzione di energia alternativa avrebbe meritato un ampio dibattito per sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica e le scelte che siamo costretti a subire non possono essere dettate soltanto da fini speculativi e da incentivi di natura economica concessi a sei società fantasma.
Siamo proprio sicuri, senza dover importare olio di palma dall’Africa, che nel nostro territorio non sia possibile reperire altra “biomassa”?
Ci risulta, ad esempio, che i liquami di animali possano essere trasformati in Biogas e gli insediamento zootecnici presenti nel nostro Comune avrebbero potuto, con una politica intelligente e lungimirante, produrre ricchezza per tutta la nostra comunità e non danni ambientali come talvolta è accaduto in passato.
L’insensibilità di questi amministratori che governano, è utile ricordarlo, con il consenso di una larghissima parte di opinione pubblica e con il favore di un’imprenditoria miope ed arruffona è destinata a produrre soltanto disastri.
Sono voluto andare a vedere cosa resta dell’impianto termale di Manzano, costato miliardi di vecchie lire che, secondo qualche mente malata avrebbe dovuto fare concorrenza a Chianciano e Montecatini con un’acqua dalle virtù terapeutiche molto presunte.
In fondo, a quella cupola un po’ surreale, destinata ad ospitare una volta all’anno (…) la Sagra del Piccione, eravamo tutti affezionati: ne rimane un cumulo immenso ed impressionante di macerie.
Non è consegnando il nostro territorio alla speculazione che si fanno gli interessi dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli e meno garantiti.
La Destra aderisce al Comitato dei cittadini contro la Centrale a Biomasse e censura duramente il comportamento della maggioranza di Sinistra.
Siamo sicuri che i Cortonesi non lasceranno strumentalizzare la loro legittima protesta, in un incredibile gioco delle parti, da chi è contiguo, complementare e funzionale ad un’Amministrazione che non meritiamo affatto.
Mauro Turenci
La Destra – Cortona
E-Mail: m.turenci@alice.it

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