giovedì 6 agosto 2009

LA VERGOGNA DEI PETROLIERI


Sono senza vergogna. Incuranti della crisi, della gente in difficoltà e nonostante i loro profitti da capogiro, i petrolieri sfruttano il momento di vacanza per milioni di italiani per aumentare il prezzo della benzina. Un aumento ingiustificato. Sono bugie quelle che loro raccontano dell'aumento del prezzo del petrolio. In Italia la benzina aumenta molto più che negli altri paesi europei, c'è un dislivello a nostro sfavore di quasi il 10%. Perchè tutto questo? I petrolieri affermano che in Italia il ricarico in tasse è maggiore che negli altri paesi europei; può darsi. Ma questo non giustifica il fatto che in Italia si paghi la benzina più cara d'Europa (e forse del mondo). Tanto per dare qualche cifra; oggi un litro di verde in Italia costa circa 1.35, in Spagna la verde viene venduta a 1.065!! Questo vuol dire che un pieno in Italia costa quasi 15 euro in più che in Spagna. Scandaloso! Vergognoso! Il problema è che fino ad ora i petrolieri hanno fatto quello che volevano, senza che nessun governo potesse dire nulla. Con questo governo qualcosa cambierà, soprattutto per i provvedimenti presi dal Ministero competente, ma non basta. Con questi sciacalli (non mi viene in mente altra parola..) ci vuole molta più decisione; anche provvedimenti duri dal punto di vista finanziario (per esempio mi viene in mente una tassazione extra sulle compagnie sui giganteschi profitti che hanno..) e controlli molto più stretti sulla loro rete distributiva. Deve esserci per forza una inversione di rotta. E' ora di finirla che gli italiani rendano stra-ricchi questi signori. Il tempo degli sciacalli deve finire.

CRISTIANO ROMANI

PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO


cristiano.romani1@virgilio.it

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